ABBANDONO DELL’EFFIMERO | ELOGIO DELL’INTIMITA’
Disegno di Adelita Husni-Bey
Nei momenti di incertezza che si sono già rivelati durante quest’anno che sta per finire e tutto, per come si prospetta, fa supporre che si protrarranno anche nel prossimo 2019, prevale la ricerca di ciò che infonde sicurezza e, di conseguenza, si tende ad abbandonare l’effimero, come tutto ciò che appare transitorio e inconsistente. Diciamo addio al lusso ovvio ed evidente per rifugiarci in quello dell’autenticità più semplice.
Collezione San Marco HansK Furniture
LA CASA COME RACCONTO E RIFUGIO
Ecco che la casa diventa un luogo sicuro e rappresentativo al massimo della nostra personalità e dei nostri bisogni più intimi. Nessuna falsa rappresentazione od ostentazione, il vero “lusso” è poter avere una casa che racconta chi siamo veramente. La decorazione della casa, diventa l’occasione per narrare qualcosa che ci emoziona. La presenza di gallerie di foto, quadri, piccoli arredi, tessuti, vasi, scatole, tutti che raccontino qualcosa, piccoli tocchi evocativi e personali che sono la chiave per donare a una stanza che, pur riflettendo le mode attuali, abbia un vero senso di personalità.
Si appendono i disegni dei figli
Si recuperano i ricordi di famiglia 2LG Studio London
Istallazione di ritratti con albero genealogico di Maïssa Toulet
Gli interni recitano storie, c’è molta narrazione. È una decorazione divertente, con piccole strizzatine d’occhio, un’esperienza unica piena di particolarità. La decorazione è anche l’occasione per tutti di rilasciare emozioni, di condividere la propria personalità. Condividere i ricordi dei viaggi può diventare il punto di partenza per la decorazione di un ambiente, ma con un’interpretazione leggera, lontana dalle esposizioni di tipo museale del passato.
Una campana di vetro diventa una serra narrativa e visiva di THE MAP CharlotteChab
Siamo alla continua ricerca di pace e tranquillità via dalla pazza folla, dal rumore continuo di sottofondo delle nostre vite iper connesse. Si tende a guardare all’abitazione come un’oasi di silenzio, di quiete e chiarezza di pensieri. Una casa santuario che lenisce i pensieri che ci portiamo dall’esterno. Ci si scopre a desiderare meno, ma in meglio. Ecco che nasce il nuovo minimalismo.
Area benessere all’aperto sul tetto molto privata
Foto Rory Gardiner Progetto Sadie Nelson
Decor minimalista ma vivace
Il NUOVO MINIMALISMO ovvero LA COERENZA A VOLTE E’ NOIOSA
Il nuovo minimalismo ha colori caldi
Vasi di Kateryna Sokolova
Lo stile minimalista in voga negli anni ’90 si è evoluto: semplice, elegante, essenziale, ma in nessun modo freddo, si è arricchito di colori tenui e insieme caldi, che vestono la casa con allegria, molto lontano dal total white a rischio di noia del passato. Il design diventa quindi rilassante per occhi e corpo. Si è interrotta la corsa per possedere sempre più beni materiali, perché non è più percepita come garanzia di felicità. Tuttavia questa forma di minimalismo non implica il rifiuto categorico dei prodotti: si comincia ad apprezzare pezzi di design concettualmente definiti, funzionali e di alta qualità. L’opulenza pura è superata: il “nuovo lusso” celebra le tecniche artigianali, insieme all’intimità e all’immediatezza tattile, attraverso intelligenti contrasti nei materiali.
Marmo rosa grezzo, rame, legno
Applique d’ottone disegnate da Malin Appelgren
E’ un design semplice e silenzioso, alla ricerca dell’equilibrio nella forma per eliminare l’inutile, un ideale bilanciamento tra arte e artigianato che produce un oggetto di bellezza duratura.
Ceramiche ER STUDIO
BAUHAUS E INDULGENZA DEL PASSATO
In un’età moderna segnata dall’incertezza, guardiamo al passato con nostalgia, proviamo nostalgia per il senso di sicurezza del passato e desideriamo circondarci di un’estetica calma e invitante. Torna in concomitanza con i 100 anni della fondazione Bauhaus lo stile modernista e una solida arte che si uniscono per formare una visione utopica del futuro del lusso. I materiali sapientemente combinati, i materiali onesti, le idee sviluppate con creatività, formano un nuovo stile che invita a uno stile invitante e semplice con materiali pregiati e fine fattura propri dell’alto artigianato.
Calici da cocktail MILANESI di Agustina Bottoni
Cucina noce massello e terrazzo Nordiska
Ceramiche artigianali inglesi
Il messaggio che ispira maggiormente ed è più che mai attuale oggi di Bauhaus è la capacità di dialogo reciproco e lo scambio che ebbe con scuole e movimenti modernisti non europei. La pedagogia e la pratica del design del Bauhaus si sono diffuse in tutto il mondo attraverso una rete sviluppata in diversi contesti sociali e culturali e i cui effetti continuano ancora oggi, mirando a creare le basi per nuove ricerche e discussioni transnazionali.
Sedia Josef Albers, 1923
Hans-J-Wegner-Delfinstolen-Chair-1950
UNA STORIA ESEMPLARE
Poche donne eccellevano nel design e nell’architettura durante la prima metà del 20 ° secolo. Quelli che hanno dovuto lottare contro una società dominata dagli uomini. In Francia c’è Eileen Gray; in Brasile Lina Bo Bardi e in Messico, Clara Porset. Clara Porset Dumas nacque a Matanzas, Cuba, nel 1895; Studiò alla Manhattanville School di New York e frequentò vari corsi in altre istituzioni europee, come la Sorbona e L’Ecole du Louvre. Al suo ritorno a Cuba si unì al Partito comunista, che avrebbe portato alla sua successiva migrazione in Messico. L’impegno sociale di Porset, insieme al suo interesse per le arti popolari, si rifletterà nel suo lavoro, che integra un design d’avanguardia adattato all’ambiente culturale latinoamericano. Questa sedia Butaque, progettata in collaborazione con l’architetto Luis Barragán, è un chiaro esempio di idee moderne mescolate con gli usi tradizionali dei materiali. Il legno a basso costo, insieme alla vite intrecciata e all’altezza della sedia, ci rimanda ai tipici sedili del popolo messicano, realizzati con materiali accessibili e artigianato. Porset dà una svolta alle stesse tecniche, portandole all’estremo del design moderno. Le forme di questo Butaque essere un esercizio costante nelle creazioni della maturità del designer industriale, con variazioni di materiali tradizionali come pelle, cuoio e vimini, un design solido e potente, ma leggero e traslucido.
Sedia ‘Butaque’ di Clara Porset + Luis Barragan 1945 Ritratto di Clara Porset
image courtesy of Factoria Habana, Cuba
L’ART DECO CONTRO MINIMALISMO
Bancone 3D in Ranieri lava stone smaltata
Hotel Sirenuse Miami
Il ritorno dell’Art Deco dimostra come il rigore e l’austerità del Minimalismo con Bauhaus, abbia bisogno di un tocco di glamour in compensazione. Ricordiamo l’Art Deco come uno dei periodi più ispiranti, opulenti e affascinanti nella storia del design che suggerisce la comparsa di dettagli decorativi in arredi e illuminazione e la tendenza a mescolare i metalli, senza esagerare, basta un cenno allo stile.
Harlan+Holden Glasshouse Café Makati City – Filippine
Sofa Thonet di Gam Fratesi
ECOSOSTENIBILE | UNA CONVERSAZIONE ONESTA CON LA TERRA
Conchiglia contenitore di plastica recuperata dal mare
Resta il grande argomento, la sostenibilità, che continua ad occupare le menti dei designer. La biofilia ci spinge verso una nuova utopia che ci fa immaginare una società rispettosa dell’ambiente, che si basa sulle azioni positive e sull’ottimismo, ma anche sulla responsabilità individuale dove i consumatori finali desiderano un compromesso tra la copertura dei bisogni di base e la riduzione dell’impatto sulla natura. Non solo è importante garantire un ambiente migliore, ma anche evitare di creare più rifiuti. La grande sfida e opportunità dei prossimi anni sarà creare una maggiore ecoconsapevolezza, attraverso produzioni riciclate e materiali innovativi biodegradabili che non devono più essere noiosi e monotoni, ma più desiderabili, tenendo in considerazione la bellezza e lo stile nel design sostenibile.
Panchina di plastica recuperata dal mare